San Gregorio Armeno: La strada dei presepi a Napoli

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“Te piace o’ presepe?”
- Eduardo De Filippo


Ti sembrerà strano, ma a San Gregorio Armeno è Natale tutto l’anno. Anche nei mesi più caldi, infatti, quando le feste natalizie sembrano soltanto un lontano ricordo, qui si respira l’atmosfera magica del Natale. E questo è reso possibile solamente grazie alle numerose botteghe di maestri pre-sepiali impegnati 365 giorni l’anno nella costruzione di presepi in sughero e pastori in terracotta.


Situata nel cuore di Napoli tra via dei Tribunali e Spaccanapoli, San Gregorio Armeno> – nota ai napoletani come via San Liguoro o come Strada Nostriana – è una delle strade più visitate del capoluogo partenopeo. Se provi a cercare su Google “cosa vedere a Napoli” sarà sicuramente uno dei primi risultati, provare per credere

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Come raggiungere San Gregorio Armeno?


Via San Gregorio Armeno è una perla incastonata fra i tre Decumani della città, ed è raggiungibile a piedi direttamente dal centro storico, oppure in metro scendendo alla fermata di Toledo.


La chiesa di San Gregorio Armeno


Non puoi passeggiare per la via dei presepi senza fare un salto al Monastero di San Gregorio Armeno, che si erige sui resti del tempio della dea Cerere Attica. La chiesa fu edificata nell’ottavo secolo da un gruppo di monache dell’ordine di San Basilio scappate da Costantinopoli con le reliquie di San Gregorio, vescovo d’Armenia, e venne abbellita nei secoli successivi con intagli, dipinti, stucchi, marmi e ottoni tipici del periodo barocco napoletano. Uno spettacolo per gli occhi decisamente da non perdere nascosto fra i vicoletti della città.

Alla scoperta dei maestri artigiani italiani


Qui il presepe è una vera e propria tradizione tramandata di generazione in generazione. Passeggiare per la via dei presepi a Napoli è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita: ogni maestro presepiale saprà raccontarti il significato, il simbolo e l’uso di ogni pastore, e parlare con loro sarà un viaggio incredibile alla scoperta delle tradizioni partenopee e della proverbiale genti-lezza di noi napoletani.


Confezionare a mano quelle piccole statuette che riproducono i protagonisti del presepe napoletano tradizionale è un’arte antica ancora viva solamente grazie alla passione degli artigiani che po-polano il quartiere

I personaggi storici di San Gregorio Armeno


I mastri presepai non riproducono solamente i personaggi della Natività classica - rigorosa-mente fatti a mano in terracotta - ma anche statuette “più moderne” che ritraggono politici, sportivi e vip. Un viaggio fra sacro e profano che parte dai personaggi classici, come Gesù, San Giu-seppe e i pastori, passa per Maradona e Pino Daniele e arriva al Papa ma anche a Fedez e alla Ferragni. Il bello è che ti sembrerà di assistere a una gara a chi riesce ad ottenere la versione più fe-dele all’originale… Lavori incredibili che riescono a raccontare l’anima di ogni personaggio attraverso un’attenzione al dettaglio ai limiti del maniacale.

Il personaggio più noto delle botteghe, però, è un pastore dormiente chiamato Benino. La leggenda narra che il presepe in realtà non è altro che il frutto di un sogno di Benino che, se si do-vesse risvegliare, farebbe smettere di esistere il microcosmo presepiale. Bello, vero?


Ogni statuetta rappresenta qualcosa: il cacciatore simboleggia la morte, il pescatore la vita, la la-vandaia rimarca invece il candore della Madonna. C’è anche la zingara, Ciccibacco, Zi’ Vicienzo e Zi’ Pascal. Insomma una vera e propria esplosione di simbologie, tradizioni e contemporaneità.

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Arianna e Maria a spasso per la via dei presepi


Oggi insieme ad Arianna c’è Maria, modella e amica della nostra content creator. Le ragazze sono arrivate a San Gregorio Armeno dopo aver parcheggiato la macchina in centro.


“Sono napoletana, è vero,
ma per me camminare per
Napoli è sempre un’emozione,
come se fosse ogni volta
la prima volta”

In questo periodo le strade del centro sono sempre gremite di turisti. Oggi, però, sembra esserci meno confusione e le ragazze camminano per il centro tranquille - e inspiegabilmente felici. Non possono fare a meno di alzare gli occhi al cielo per guardare i panni stesi sui balconi delle signore che vivono in centro e che si affacciano alla finestra per osservare i turisti. Balconi su cui sono affisse bandiere del Napoli e di Maradona, idolo indiscusso della città. C’è persino ancora qualcuno con le luci di Natale accese… Uno spettacolo per gli occhi e per il cuore!


Appena arrivate all’ingresso di San Gregorio Armeno le due ragazze vengono accolte da un signore vestito di nero con decine di cornetti appesi al collo che per pochi euro recita una poesia 100% personalizzata. E che a fine performance ti butta addosso un po’ di sale, che porta bene!

“SCIÒ SCIÒ CIUCCIUE’”


Il feticcio scaramantico per eccellenza, per i local “o curniciell”, è da sempre utilizzato per scac-ciare il malocchio, per ottenere fortuna nel gioco o successo negli affari. Lo troverai in ogni bottega della strada: piccolo, grande, tradizionale, moderno… ce n’è per tutti i gusti! Insieme ai cor-netti, però, non mancano tombole, tamburelli - semplici o decorati - Pulcinella, San Gennaro e chi più ne ha più ne metta.


La passeggiata prosegue intervallata da qualche story su Instagram e da qualche chiacchiera con i maestri artigiani che non perdono l’occasione per raccontare le storie dei personaggi da loro creati. È come fare un tuffo nella Napoli di una volta, forse è per questo che Arianna e Maria sono così felici.

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Dopo aver comprato un paio di pastori, però, è arrivato il momento di fare una pausa e di man-giare qualcosa


“Adoro farmi travolgere dal profumo della pizza, dall’odore del pepe e delle mandorle dei taralli napoletani, delle sfogliatelle, delle frolle e dei babà”.


Che tu sia amante del dolce o del salato, a Napoli non rimarrai mai a pancia vuota. Le ragazze op-tano per un grande classico: la pizza fritta, simbolo dello street food napoletano. Nella sua ver-sione classica prevede un ripieno di ricotta, ciccioli di maiale e pepe. Ti sta già venendo fame, vero?


Una rapida occhiata di tacito assenso e le ragazze si spostano di comune accordo da Sorbillo. Chi meglio di lui può soddisfare il loro desiderio? E sì, perché Sorbillo, insieme a Michele, è la pizzeria più buona di Napoli, ed è famosa per sfornare pizze tradizionali, pizze fritte e pizze a portafoglio a qualsiasi ora.


Il tempo di finire la pizza - e inutile dirvi, di fare qualche foto - e Arianna e Maria tornano verso la macchina. La passeggiata si conclude così, con il palato soddisfatto, la galleria dell’iPhone piena di foto e tanta voglia di tornare a casa per raccogliere le idee e raccontarti di questa meravigliosa esperienza.


Se ami il Natale come noi, non puoi farti sfuggire un weekend in Costiera in uno dei nostri resort per venire a vedere anche le meravigliose luminarie di Sorrento . Se invece sei più “team estate” nessun problema, ti aspettiamo al Maya Beach Experience!

La passione, l’abilità e l’attenzione al dettaglio degli artigiani delle botteghe di San Gregorio Armeno hanno reso il presepe napoletano una tradizione unica al mondo. Un vero e proprio micro-cosmo dove l’arte e i simboli si fondono per creare un mondo magico